Il binomio predatore-preda
La doppia anima del gatto
La doppia anima del gatto
Quando osserviamo un gatto ci viene naturale pensare ad un cacciatore nato, pronto e scattante.
Non a caso è un predatore crepuscolare, solista, che si orienta sul movimento come segnale-chiave e quindi abile ad intercettare qualsiasi cosa si muova piuttosto che qualcosa di statico.
In realtà però il gatto non è solo predatore ma anche preda.
Questo binomio si rispecchia perfettamente nel suo aspetto e nelle sue caratteristiche morfologiche: un corpo flessibile, agile e snello che lo rende non solo veloce nello scatto e silenzioso nella caccia di una preda ma anche in grado di fuggire rapidamente e nascondersi in spazi molto stretti davanti alla minaccia di un predatore.
Tutto ruota intorno alla motivazione predatoria che è la principale e più importante nel gatto poiché da sempre legata alla caccia per la sopravvivenza.
Infatti, in natura, il gatto si nutre più volte al giorno di piccoli animali come topi, per cui deve trovare dei modi per nascondere la propria presenza sia per portare a compimento gli agguati alle prede che per evitare lui stesso di essere predato.
A tal proposito potremmo dire che le reazioni di un gatto sono solitamente fulminee, sia di fronte a minacce ambientali che a conflitti con un altro individuo.
In questi casi si parla di tendenza a fuggire davanti al pericolo rifugiandosi altrove oppure decidere di affrontare la minaccia attaccando per primo l’altro, il cosiddetto meccanismo “flight or fight”.
Ma inseguire e catturare sono bisogni predatori che si esprimono anche nel nostro gatto di casa nonostante non abbia necessità di cacciare per alimentarsi poiché ci siamo noi a fornirgli i pasti di cui ha bisogno.
C’è ne accorgiamo proprio durante le attività di gioco predatorio attraverso corse, arrampicate sulla terza dimensione, balzi ed agguati verso finte prede quali cannette, piume, topini, palline ecc.
I gatti sono animali abitudinari che amano la ritualità quotidiana e per i quali sicurezza, controllo e prevedibilità sono molto importanti essendo loro possibili prede e non solo predatori.
Quando questi aspetti vengono a mancare, sopratutto in alcuni momenti di cambiamento come l’arrivo di un nuovo membro in famiglia o un trasloco, il gatto si sente estremamente vulnerabile, insicuro manifestando emozioni negative.
In casa è importante assicurarsi di fornire al gatto più vie di fuga e luoghi di rifugio sicuri davanti a situazioni che lo fanno sentire minacciato, intimidito o in pericolo, lavorando su una corretta distribuzione degli spazi e sull’arricchimento ambientale.
Comprendere questa doppia anima del gatto ci aiuta a spiegare meglio il perché di certe sue reazioni e comportamenti che affronteremo nei prossimi articoli.